108 RICETTE VEGETARIANE

108 RICETTE VEGETARIANE, Ricette magiche, non violente e quasi tutte vegan, buonissime senza uccidere nessuno.

giovedì 14 ottobre 2021

84) Zucca al forno minimalista (semplice, veloce e buonissima)

Stagione di verdure buonissime, l'autunno non fa di certo rimpiangere l'estate. I colori poi sono meravigliosi e finalmente l'aria è fresca e alla mattina è tornata la nebbia. Torna anche la voglia di verdure arancioni, non solo carote ma anche zucche. Per questa ricetta consiglio zucche con polpa soda come la mantovana o la butternut.

Questa ricetta è: vegan.

Quantità per: 2 persone (abbondante)

Ingredienti: 
Mezza zucca media (500 grammi).
Olio vegetale: due cucchiai.
Mix di erbe secche: una manciata.
Sale.

Tagliate la zucca (come dicevo sceglietene una con polpa soda) a fettine, circa 4-5 mm di spessore. Ungete un foglio di carta da forno appoggiato sulla teglia (oltre a non ungere la teglia mi sembra resti meglio alla fine) e disponete le fette di zucca. Cercate di occupare tutto lo spazio senza sovrapporre troppo le fette. Spargete il sale e le erbe (io uso un mix di erbe svizzere da insalata) e poi l'olio. Infornate per circa una ventina di minuti, ma controllate voi ad occhio per vedere quando la zucca inizia a dorarsi senza bruciacchiarsi però. 

83) Carote grattuggiate al limone e senape.

Mania del momento, in Francia lo vendono anche già pronto nel reparto insalate, qui no. Un punto a favore della Francia. Perfetta come insalata autunnale e invernale, visto che le carote sono sempre di stagione, mi raccomando prendete quelle biologiche che generalmente costano poco di più di quelle con i pesticidi. Per quanto riguarda le proporzioni del condimento ho messo quantità medie, ma ognuno troverà la sua quadra penso.


Questa ricetta è: vegan.

Quantità per: 1 persona

Ingredienti: 
Una carota media
Succo di limone: un cucchiaio.
Senape di Digione: la punta di un cucchiaino.
Olio vegetale: un cucchiaino.
Sale: un pizzico.

Grattuggiare la carota con la classica grattuggia. Io ne uso una in acciaio inossidabile semplicissima ed eterna ereditata da mia nonna. Mettere in una ciottola e aggiungere il succo di limone, la senape (io la prendo dal vasetto con la punta di un coltello, va bene quella forte di Dijon, vedi foto sotto) e il sale. Mescolare bene e gustare. Per me è una cosa buonissima, potrei mangiarmene 5 di fila di ciottole.




lunedì 4 ottobre 2021

CONSUMO DI SUOLO E DI ACQUA PER LA PRODUZIONE DI CARNE

Tendo a non prendere sul serio gli ecologisti che continuano a mangiare carni, a meno che non vivano in Groenlandia. E' stato calcolato che per avere 1 kg di proteine animali serve dieci volte la quantità di suolo coltivato che servirebbe per produrre 1 kg di proteine vegetali. Praticamente 9 campi su 10 potrebbero essere boschi o servire a culture meno intensive se tutti smettessero di mangiare carne e derivati. Immaginate gran parte dei campi coltivati con mais che devastano la pianura padana per nutrire gli allevamenti che tornano ad essere boschi come era un tempo, con tutto quello che ne consegue (riduzione del consumo di suolo, assorbimento della CO2, innalzamento della falda, biodiversità e abitat per le speci animali, contenimento degli episodi di desertificazione sempre più frequenti, ecc...). Pensavate mica che tutto il mais che vedete dal finestrino quando viaggiate da città a città da queste parti servisse per nutrire noi polentoni? La stessa cosa vale per la soia: non so quante volte sono stato accusato di essere causa dei disastri globali perché mangio il tofu. Beh, quella soia, circa l'85% è coltivata per il consumo animale. Questo vuol dire che se mangiaste il tofu invece delle bistecche l'85% di quei campi sarebbero liberi dalle culture intensive. Per quanto riguarda il consumo di acqua la cosa è ancora più disastrosa. Si calcola che per produrre un kg di carne siano necessari 15.000 (quindicimila) litri di acqua. In Italia sembra che i dati siano meno drammatici, si parla di meno di 12.000 litri sempre per un chilo di carne bovina. L'idea di scrivere questo testo mi venne proprio un giorno in cui cercavo una fonte attendibile per verificare questi dati e trovai un sito in cui si diceva che non era vero. Ovviamente non si faceva finta di dimenticare  l'acqua necessaria a produrre i vegetali che servono per produrre i mangimi, si diceva che non si possono considerare ugualmente i tipi di acqua utilizzati (potabile o no) e che alla fine la verità era che per 1 kg di carne servivano meno di 1000 litri di acqua. Considerate che ne possono servire fino a 2000 per produrre 1 kg di soia che serve per produrre i mangimi, un calcolo quindi, senza alcun senso. Quando ho cercato di capire di quale pagina web si trattasse ho subito notato che si presentava come un sito completamente indipendente e che gli studi in questione erano finanziati privatamente senza gravare sulle tasse dei cittadini europei, ma si diceva anche che questi fondi arrivavano da M(*) una delle più grandi produttrici di carne in scatola in Europa. Il problema è che questo sito web era il primo che veniva fuori su google digitando “consumo acqua produzione carne” ed è misteriosamente scomparso quando ho provato a cercarlo oggi mentre scrivevo questo testo. Il tema della disinformazione è molto più complesso di quanto uno si possa immaginare, è difficile trovare fonti attendibili ma fa riflettere il fatto che se sul sito www.carnisostenibili.it si ripeta esattamente la tesi del sito di qui sopra, quello per cui certe acque  abbiano meno valore di altre poi invece sul sito www.assocarni.it  (**) (che di certo non è una pagina vegan visto che è l'azienda italiana che si occupa del commercio di carni e bestiame) si torna a dire che l'Italia è all'avanguardia perchè nel nostro territorio riusciamo a produrre 1 kg di carne utilizzando solo 11.500 litri contro alla media internazionale che è 15.500 litri, risparmiando ben il 25%. Io penso che la Asso Carni non possa proprio prendere dati che rendano il consumo di carne ancora meno piacevole di quanto non lo sia e quindi, in questo caso mi fido di loro: 


semplicemente per produrre 1 kg servono:

15.500 litri di acqua (consumo internazionale)
11.500 litri di acqua (in Italia)

(In oltre pensate che gli allevamenti generano ben il 57% dell'inquinamento delle acque nel nostro paese ***)


ora pensate quante docce potete farvi senza nessun senso di colpa, quante volte potrete dimenticarvi il rubinetto aperto mentre vi lavate i denti se invece di mangiare un hamburger di manzo ve lo mangerete vegetale. Faccio un po' di ironia, odio gli sprechi, spengo l'acqua anche mentre lavo i piatti e per questo molto volte sono stato preso in giro, ma sicuramente è un po' insensato preoccuparsi di quel tipo di sprechi se si continua a consumare carne.

(*) ho deciso di non nominare l'azienda per evitare ogni tipo di problema.


(***) Dati:

82) Gnocchi al radicchio, cremosi, leggeri e vegani.

 Ancora con questo radicchio, del resto con due cespi si cucina un bel po' e come dicevo qualche ricetta fa è stagione di questa buonissima verdure da mangiare in tutti i modi. Questa volta con gli gnocchi e sono super cremosi ma leggeri.


Questa ricetta è: vegan.

Quantità per: 2 persone (abbondante)

Ingredienti: 
Gnocchi di patate: 500 grammi (senza uova o latte ovviamente).
Radicchio: 100 grammi  (io preferisco 150 g anche questa volta)
Cipolla: 1/4 o mezza a seconda dei gusti o della dimensione.
Olio vegetale: due cucchiai.
Maragarina vegetale: a piacere.
Lievito alimentare a scaglie: un bel cucchiaio pieno.
Acqua. 
Sale.

Per prima cosa facciamo bollire gli gnocchi in acqua salata, tutti dicono "in abbondante acqua salate", ma noi che siamo contro gli sprechi vi diciamo, l'acqua che basta per immergerli. SI spreca meno acqua e soprattutto meno energia per portarla ad ebollizione, vale anche per la pasta e le altre cose del genere e alla fine il risultato è lo stesso, provare per credere. Quando vengono a galla scolare e mettere da parte.
Poi mettere un cucchiaio di olio in padella e soffriggere la cipolla sminuzzata per 1-2 minuti a fuoco basso. Aggiungere il radicchio tagliato a fettine e continuare a cuocere per 5 minuti facendolo appassire. Togliere metà di quello che c'è in padello passarlo in un mixer con l'altro cucchio di olio e un pochino d'acqua (potete tenere da parte mezzo bicchiere d'acqua di quella con cui avete cotto gli gnocchi per rendere tutto più cremoso.
Buttare gli gnocchi in padella e alzare la fiamma, versare la cremina e aggiustare con un pochino di margarina, il lievito a scaglie (facoltativo) e un pochino di sale.
Servire.