108 RICETTE VEGETARIANE

108 RICETTE VEGETARIANE, Ricette magiche, non violente e quasi tutte vegan, buonissime senza uccidere nessuno.

domenica 18 marzo 2018

48) Ravioli cinesi di verdure. Jiaozi vegetariani.

Qualche mese fa ho comprato delle formine per fare i ravioli cinesi. Costavano pochissimo e non ho resistito, poi me ne sono dimenticato. Oggi le ho ritrovate e ho deciso di provarle, vanno benissimo! Ravioli "cinesi" di verdure improvvisati. "Jiaozi", 餃子T, 饺子, "Hum Tun", Won ton, vari nomi con cui li chiamano in Cina. Sembra che si mangiassero già attorno all'anno 0, sappiamo di per certo che fossero un piatto tipico durante la dinastia Han nei primi decenni del 200 d.c. pensiamo quanto fossero moderni e raffinati i cinesi! Varianti di questi ravioli le troviamo in Giappone con il nome di Gyoza 餃子, in Corea come Gyoja o Kyoja 교자 che sono tutte varianti del nome cinese originale. Esistitono ravioli simili anche in Tybet chiamati Momo (li avevamo fatti qui: momo-tibetani-fritti) e in Russia! Qui ovviamente trovate la versione di verdure!


Questa ricetta è: vegan.
Quantità per: 3-4 persone circa.

Ingredienti:
Farina: 100 gr. (io uso un misto di farina bianca, integrale e altri cereali, la 0 va benissimo.)
Acqua: q.b.
Carote: 2
Cavolo verza: 100gr.
(Altre verdure se volete)
Cipolla: un quarto.
Salsa di soia
Olio di semi

Prendete la farina e mettetela in un grilletto. Aggiungete l'acqua e regolate in modo che la pasta sia morbida ma non troppo, impastate bene bene, fate una palla e mettete a riposare dentro al grilletto coperto per un'oretta. Nel frattempo prendete tutte le verdure, affettatele finemente aiutandovi con una mezza luna o se avete qualche marchingegno meccanico, le verdure devono essere ben tritate. A questo punto tirate fuori la palla di pasta che dovrebbe essere bella elastica e con un mattarello fate una sfoglia sottile (attenti a non esagerare per non creare buchi. Con la formina viene tutto più semplice, si taglia la sfoglia in forme circolari e si richiude perfettamente, altrimenti fate delle sfogliette circolare e poi chiudete i bordi a mano, formando dei ravioli della classica forma a cornetto. Appena chiusi, metteteli su un piatto con un po' di farina per non farli attaccare. A questo punto si possono cuocere in vari modi, al vapore per esempio, oppure si possono friggere, io li faccio in padella antiaderente con un filo d'olio all'inizio e poi aggiungendo acqua e coprendo con il coperchio che è più veloce e semplice.


VEGETARIAN MOMO FOR EVERYBODY!


mercoledì 21 febbraio 2018

47) Vellutata di zucca con tofu, vegan.

Una vellutata autunnale o invernale, semplice veloce e squisita. E' una mia invenzione, con gusto indiano e tofu, quindi non è una cosa orientale ma diciamo occidentale contemporanea. Ma in effetti le etichette le odio. Ho affiancato qualche foglia di verza alla zucca perchè secondo me vanno sempre insieme, la verza smorza il dolce della zucca.


Questa ricetta è: vegan.
Quantità per: per 3-4 persone

Ingredienti:
Acqua: 1 litro 
Zucca: 600 gr.
Verza: qualche foglia
Cipolla: mezza
Aglio: 1-2 spicchi sminuzzati.
Zenzero: una noce.
Curcuma: un cucchiaino.
Madras curry: un cucchiaino
Panna di soia: 100gr
Tofu: un panetto a cubetti
Sale.

Come sempre, per ottimizzare i tempi mettiamo l'acqua sul fuoco. Intanto sminuzziamo la zucca, verza, cipolla, aglio e zenzero e versiamolo nell'acqua portando tutto a ebollizione. Nel frattempo prendiamo sua divina grazia il panetto di tofu e facciamolo a cubetti. Aggiungere le spezie e fare bollire fino a quando la zucca non è morbida. A questo punto abbassiamo il fuoco versiamo anche la panna di soia e saliamo poco prima di frullare tutto con il nostro bel mixer. Quando la zuppa è bella cremoso rialziamo la fiamma a fuoco medio e aggoungiamo il tofu. Facciamolo bollire ancora 5 minuti e serviamo. OK!

martedì 20 febbraio 2018

Dal trattato "Sulla Pietà" di Teofrasto.

Ricordati di guardare le altre ricette veg e veloci e di seguire il blog: https://108ricette.blogspot.com/

"Tutte le specie sono intelligenti, ma esse differiscono per l’educazione e per la composizione del miscuglio dei primi elementi. Sotto tutti i rapporti, dunque, la razza degli altri animali ci è apparentata ed essa è la stessa della nostra; poiché i mezzi di sussistenza sono gli stessi per tutti[…]e tutti mostrano d’avere in comune per padre il cielo e per madre la Terra."


Teofrasto (Ereso, 371 a.C. – Atene, 287 a.C.)

martedì 16 gennaio 2018

Mario Sironi

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"Quando saro' lontano dalla vita e ripensero' il lungo martirio della mia esistenza avro' un pensiero pieno d'amore per gli animali, le povere umili bestie che tanto mi furono care, i miei fratelli sulla terra semplici e onesti contro l'uomo, la vera bestia dell' universo , il lurido fetente il cui il solo ricordo mi fara' fremere di orrore."

“L'uomo disprezza, aggredisce, tortura gli animali − maledetto lui che fa il deserto intorno a sé sulla polvere.”

Mario Sironi  è stato un pittore italiano, fra gli iniziatori del movimento artistico del Novecento nel 1922 a Milano[1]. È stato anche scultore, architetto, illustratore, scenografo e grafico. Negli anni trenta ha teorizzato e praticato il ritorno alla pittura murale. E' stato attaccato e messo da parte per la sua adesione al fascismo, un parte oscura comunque a gran parte degli artisti e degli intellettuali di quell'epoca, che però, senza dimenticarla, dovrebbe essere contestualizzata e considerata anche rileggendo le sue i suoi testi e le sue idee. Soprattutto il valore della sua arte oscura e per lo meno malinconica riesce a descrivere meglio di qualsiasi giudizio parziale, le atmosfere di quell'epoca.