108 RICETTE VEGETARIANE

108 RICETTE VEGETARIANE, Ricette magiche, non violente e quasi tutte vegan, buonissime senza uccidere nessuno.

sabato 24 agosto 2019

52) Fave e Cicoria

E oggi vi proponiamo una ricetta pugliese, un pezzo forte della cucina mediterranea, VEGAN da tradizione. Qualche giorno fa leggevo un commento su FB in cui un genio diceva che in puglia si mangia mediterraneo e i vegani potevano starsene a casa loro... quindi mi sono messo subito a cucinare pensando a molte delle cose strepitose che ho mangiato da quelle parti nei miei meravigliosi viaggi.


Questa ricetta è: vegan.
Quantità per: per 4 persone

Ingredienti:
Fave secche sgusciate: 300 gr.
Acqua: 600 ml circa
Cicoria catalogna: 500 gr.
Aglio: 2-3 spicchi.
Olio.
Sale.

Una ricetta minimale e velocissima di cui io ho preso la versione ancora più minimal. Le fave (la carne dei popoli mediterranei, ricordatevelo!!!) le faccio andare da sole e aggiungo sale e olio alla fine. Si possono fare anche con scalogno o cipolla, potete trovare tante versioni leggermente differenti online. Allora iniziamo con il mettere in ammollo le fave secche sgusciate: quelle rotte costano meno e sono più veloci, basta lasciarle un paio d'ore. poi fatele bollire in acqua per 40-50 minuti e verso la fine aggiungete il sale. Quando sono belle morbide potete schiacciarle col cucchiaio di legno come da tradizione, oppure macinarle con un mixer come faccio io aggiungendo un buon olio di oliva. Per la catalogna invece dopo averla sciacquata fatela scottare in acqua salata per una decina di minuti (varia a seconda della durezza dei gambi). Una volta pronte io le faccio passare in padella con aglio e olio. Per servirle mettiamo la purè (che poi è più una specie di hummus) nel piatto e poi appoggiamo le cicorie in parte. Io per finire verso un filo d'olio a crudo.

Curiosità sulle fave:
Facendo questa ricetta che viene dalla Magna Grecia viene da chiedersi perchè prima gli Orfici e poi i Pitagorici che prevedevano il vegetarianismo come uno dei punti cardine delle loro filosofie, non mangiavano le fave? Il fatto è che, come per jainisti e buddisti il vegetarianismo era praticato sia come atto di non violenza, sia per il fatto che credevano nella reincarnazione delle anime, o meglio nella metempsicosi, come noi del resto. L'anima poteva reincarnarsi in una persona, in un gatto o in qualsiasi altro animale. Arriviamo al dunque però: tra gli antichi greci e non solo infatti si pensava che nelle fave si trovassero le anime dei morti, motivo per cui Pitagora non osava nemmeno camminare nei campi di fave per paura di calpestarle. 
Un'altra cosa interessante sulle fave è appunto che fossero una pianta presente nel bacino del mediterraneo (come i ceci) già da millenni. Mentre i fagioli sono stati importati dalle americhe, le fave sono state la principale fonte proteica dei popoli mediterranei da tempo immemorabile.

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