Musica e vegatarianismo: hippies, i Beatles, rock, punk, hardcore, battiato, Hare Krishna, ecc...

 Da tanto tempo volevo scrivere un post su questo argomento per questo blog di ricette, ma ho sempre rimandato e alla fine l'ho scritto prima per LE RADICI DEGLI ALBERI. Lo ricopio qui adesso. Si tratta di un tema importante sia per l'evoluzione del movimento animalista nel mondo, sia per quello di molti gruppi punk hardcore (due dei miei interessi da sempre). Tuttavia, almeno in questo paese, è forse poco conosciuto o dimenticato.

Chiedo scusa per la brevità, ma un articolo del genere potrebbe facilmente trasformarsi in un libro.

Le radici: movimento animalista, arte e musica

Nel XIX secolo, alcuni tra i più importanti compositori furono ferventi vegetariani o almeno simpatizzanti della causa, primo fra tutti Richard Wagner. Ma per arrivare al '900, è necessario fare una tappa obbligata soffermandoci sui movimenti artistici moderni e culturalmente rivoluzionari che hanno plasmato l’intero secolo.

Un esempio fondamentale è il pittore tedesco Karl Wilhelm Diefenbach, fondatore a Vienna della prima comune di vegetariani naturisti. Considerato il progenitore dei movimenti alternativi e del pacifismo, fu anche l’iniziatore della Lebensreform, un movimento tedesco che anticipò quello hippie di 60 anni e che presentava sorprendenti somiglianze con il movimento vegetarian-straight edge degli anni ’80 e ’90.

Alcuni suoi seguaci fondarono la famosa comune di Monte Verità, ad Ascona, nel Canton Ticino. Questo luogo divenne un crocevia per artisti, teosofi, anarchici, architetti, pensatori e intellettuali che hanno plasmato il ’900. Ma questa è un’altra storia.

I movimenti sviluppatisi tra la fine dell’800 e l’inizio del ’900 nell’area alpina hanno continuato a influenzare profondamente ciò che è avvenuto dopo. Riprendendo le idee dei filosofi classici e introducendo nell’Europa moderna i principi della non violenza provenienti dall’Oriente, hanno gettato le basi per molte delle correnti di pensiero alternative del secolo scorso.

Il dopoguerra e il movimento hippie

Eden e Anna Ahbez preparano un pasto vegetale negli anni '40

Eden Ahbez (nato George Alexander Aberle) è stato un cantautore e musicista americano, considerato un precursore del movimento hippie. Nato a Brooklyn nel 1908, si trasferì a Los Angeles negli anni ’40, dove entrò in contatto con un gruppo di giovani chiamati Nature Boys, che aspiravano a vivere secondo gli ideali della Lebensreform e dei Wandervogel.

Ahbez era vegetariano in un’epoca in cui questa scelta era considerata quasi una follia. Divenne famoso per una singola canzone, Nature Boy, scritta per Nat King Cole e in seguito reinterpretata da artisti come Frank Sinatra e David Bowie. Tuttavia, non fu mai attratto dal denaro e dalla fama, preferendo condurre una vita modesta e ritirata, immerso nella natura.

In questi anni si sviluppò il movimento hippie, che, oltre a ispirarsi alle comuni di inizio ’900, subì una forte influenza orientale. Fondamentali furono le idee buddhiste e l’arrivo negli Stati Uniti di un personaggio che sarebbe poi diventato una figura centrale anche nella scena hardcore punk newyorkese degli anni ’80: A.C. Bhaktivedānta Svāmī Prabhupāda.

Nato a Calcutta nel 1896, Prabhupāda fu inizialmente seguace del movimento di Gandhi e lavorò come farmacista, prima di dedicarsi completamente al Vaishnavismo (Visnuismo).

A 69 anni, approfittò di un passaggio gratuito su una nave mercantile diretta a New York, dove fondò l’ISKCON (International Society for Krishna Consciousness), popolarmente conosciuto come il movimento Hare Krishna.

Prabhupāda iniziò dal basso, insegnando agli hippie, che divennero i suoi primi devoti, a rinunciare a droghe e alcol per intraprendere una vita di dedizione spirituale. Tra i suoi insegnamenti fondamentali vi era il divieto assoluto di consumare carne e uova (il latte, invece, era consentito).

Tra le personalità influenzate dalla sua visione si distinsero Allen Ginsberg e, soprattutto, i Beatles.

George Harrison con un Prasadam, il cibo vegetariano offerto a Krishna.

George Harrison fu il più vicino al movimento spirituale, tanto da diventare lui stesso un devoto e registrare, da solista, brani come My Sweet Lord, oltre a produrre l’album Radha Krishna Temple.

Paul McCartney e sua moglie Linda divennero tra i primi e più importanti attivisti vegetariani. Anche Ringo Starr è vegetariano da molti anni: se in passato ammetteva qualche eccezione, più recentemente ha dichiarato di essere un convinto sostenitore di questa scelta, ritenendola il segreto della sua buona salute.

E finalmente: IL PUNK.

Se generalmente i vegetariani vengono associati a freak e hippie (spesso in senso dispregiativo), è stato il movimento punk, e successivamente quello hardcore, a portare queste idee a un livello successivo.

Il punk nacque negli USA a metà degli anni ’60 con band che ancora non si definivano tali, come The Stooges, MC5 e New York Dolls, per poi evolversi con i Ramones, contrapponendosi direttamente agli hippie e alle rockstar degli anni ’70. Il genere si sviluppò poi tra il ’76 e il ’77 in Inghilterra.

Se i Sex Pistols erano pura provocazione fine a sé stessa, i Clash incorporarono fin da subito un forte messaggio politico e sociale. Joe Strummer, in particolare, divenne vegetariano nel 1971 e lo rimase per tutta la vita, stabilendo così un legame indissolubile tra punk e diritti animali. (qui il Video in cui lo racconta lui stesso).

Joe Strummer dei Clash

Allo stesso tempo, all'interno del movimento punk si stava sviluppando un filone ancora più politicizzato e attento alle questioni sociali: l’anarcho-punk o peace-punk.

I pionieri di questo sottogenere furono i Crass, che più che una semplice band erano una vera e propria comune artistica. Tra i membri spiccava Penny Rimbaud, che, già avanti con gli anni rispetto agli altri, aveva un passato da hippie e da organizzatore dello Stonehenge Festival.

Nel 1979, i Crass scrissero il brano Time Out, in cui affrontavano esplicitamente il tema dei diritti animali.

Flux of pink indians

Crass, inizialmente, vennero considerati dei mezzi hippie e, per questo, il tema dei diritti animali fu persino ridicolizzato. Tuttavia, la loro influenza segnò l’inizio di un nuovo genere, e quasi tutte le band che li seguirono affrontarono la questione animalista nei loro testi.

Tra i più attivi ci furono i Flux of Pink Indians, che distribuivano volantini contro la vivisezione e i macelli, trattando il tema in diverse canzoni. Ancora più diretti furono i Conflict, che durante i loro concerti proiettavano filmati sugli orrori dei macelli.

L’elenco delle band impegnate sarebbe lungo, ma nel frattempo il punk si stava trasformando in hardcore...

L'HARDCORE AMERICANO

Le tematiche anarchiche e pacifiste arrivarono negli Stati Uniti, dove però il punk stava evolvendo in una direzione musicalmente più aggressiva ma, inizialmente, meno politicizzata: l’hardcore.

Le band americane più vicine agli inglesi di cui abbiamo appena parlato furono gli MDC e i Crucifix.

Negli Stati Uniti, la tematica vegetariana si sviluppò in modo abbastanza diverso. H.R., frontman dei Bad Brains, era vicino al vegetarianismo per via della sua fede rastafariana, ma al tempo stesso molto distante da idee libertarie come il supporto ai diritti LGBTQ+.

Il punk hardcore di Washington D.C. era il più intellettuale e socialmente consapevole, ma inizialmente restò indifferente alla questione animalista. Fu proprio in questa scena che nacque il movimento Straight Edge, ispirato a una canzone dei Minor Threat, che rifiutava l’uso di alcol, droghe e il sesso casuale—principi che avrebbero avuto un impatto fondamentale negli anni successivi.

Nel frattempo, a New York, emergeva una delle band più controverse e violente della scena: i Cro-Mags. Fortemente influenzati dai Bad Brains, dal thrash metal e dalla cultura skinhead, i Cro-Mags portarono con sé un elemento inaspettato: l’influenza del movimento Hare Krishna.

New York era il principale centro americano degli Hare Krishna, che offrivano cibo vegetariano gratuito ai senzatetto e ai più emarginati. Molti membri dei Cro-Mags, come altri ragazzi di strada, finirono per avvicinarsi alla spiritualità induista. Palestrati, duri e spesso violenti, introdussero in modo sorprendente il discorso animalista nella scena hardcore newyorkese.

La copertina del loro primo demo—poi pubblicato su vinile in formato 10"—mostrava, sullo sfondo di un’esplosione nucleare, un punk che si buca, una mucca macellata, ma anche un aborto e una coppia omosessuale, riflettendo le tensioni e le contraddizioni della scena.

Age of quarrel dei Cro Mags con una copertina controversa.

Questo episodio è solo il primo di una serie di eventi quantomeno bizzarri che caratterizzano il punk hardcore americano, almeno dal punto di vista europeo.

Tuttavia, il gruppo che più di ogni altro ha diffuso il vegetarianismo all’interno dell’hardcore e del movimento Straight Edge è stato senza dubbio quello degli Youth of Today.

Capitanati dal duo Ray Cappo e John Porcell, si distinguevano per la loro musica velocissima e per i loro messaggi diretti ma positivi. Nel 1985 pubblicarono il loro primo LP, ma soprattutto il brano No More, accompagnato da un video (visibile qui) che critica apertamente i macelli e l’industria della carne.

Da questo momento in poi, il binomio vegetarianismo e Straight Edge diventa quasi indissolubile, e le band si moltiplicano a tal punto che diventa impossibile elencarle tutte.

Walter Schreifels e Sammy Siegler, rispettivamente bassista e batterista degli Youth of Today, formano i Gorilla Biscuits e nel 1989 registrano Start Today, un album diventato un vero culto della scena hardcore.

Tra le tracce spicca Cats and Dogs (ascolta qui), in cui si denuncia l’ipocrisia di chi ama e accudisce un gatto o un cane a casa, mentre allo stesso tempo non si fa scrupoli a mangiare una bistecca.

Gorilla Bisquits

Con l'arrivo degli anni '90 il movimento si espande e si evolve tantissimo, ma nel frattempo c'è stato un altro gruppo in Inghilterra che diventerà importantissimo per diffondere la causa vegetariana a livello popolare.

MEAT IS MURDER, Morrissey e gli Smiths.

Morrissey negli anni '80

Gli Smiths e l'impatto sull'animalismo

Gli Smiths si formarono a Manchester, nel Regno Unito, nel 1982, grazie all'incontro tra Steven Patrick Morrissey e Johnny Marr. Il loro primo, mitico album, The Smiths, lasciò un segno indelebile sulla musica inglese e sull'indie rock, pur non ottenendo immediatamente il successo sperato.

Tuttavia, fu con Meat Is Murder (1985, video qui) che la band entrò definitivamente nella leggenda. L’album prende il nome dalla traccia omonima, un vero e proprio inno contro il massacro degli animali nei macelli, destinati a finire sulle nostre tavole.

Morrissey era vegetariano convinto sin dall’età di 11 anni, mentre Marr adottò la stessa scelta proprio durante la registrazione del disco. Oggi entrambi sono vegan.

Gli Smiths, come detto, diventarono un'icona e pubblicarono ancora due album prima di sciogliersi. Morrissey proseguì la sua carriera da solista, continuando a provocare e a sostenere la causa animalista in ogni occasione, fino a diventare un simbolo del movimento. La loro influenza si estese a moltissime altre band.

Crust, Grindcore e Metal Estremo

Per chi non conosce bene l’argomento (e, per esperienza, anche per chi è dentro la scena), questo paragrafo potrebbe risultare bizzarro quanto i precedenti. Tuttavia, molta musica estrema si è sviluppata con band profondamente legate ai temi che stiamo trattando.

Quello che in Inghilterra era iniziato con i Crass si era poi evoluto in varie direzioni. Già i Conflict avevano portato i messaggi pacifisti e animalisti, oltre a spingere la musica a un livello successivo.

Il gruppo chiave da cui nacque gran parte della musica estrema successiva furono però i Discharge. Con la loro immagine e i testi incentrati sugli orrori della guerra e scenari apocalittici, influenzarono una nuova ondata di band che irrobustirono e velocizzarono il suono.

Dal D-beat al crust punk, l’evoluzione portò infine al grindcore. Il gruppo che diede il via a questo genere proveniva direttamente dalla scena anarcho-punk: i leggendari Napalm Death.


Barney Greenway con la maglietta del gruppo di sabotatori della caccia

Barney Greenway, il cantante, divenne vegetariano a 14 anni e da molti anni ormai è praticamente vagan. Alcuni membri dei Napalm e degli Electro Hippies fondarono poi un gruppo ancora più estremo che diede vita al Death e al Gore grind, i Carcass

I Carcass

Nella prima formazione a tre della band, infatti, nessuno mangiava carne, ed è incredibile pensare che, come raccontato in un’intervista dell’epoca, già a metà degli anni '80 fossero due vegan e un vegetariano. Nei loro testi, inoltre, si possono trovare riferimenti al vegetarianismo, e anche nel recente album registrato dopo la reunion ci sono brani come Unfit for Human Consumption e Captive Bolt Pistol, che trattano proprio di questi temi. Tuttavia, la band ci tiene a precisare di non aver mai voluto fare una crociata per forzare la gente a rinunciare alla carne.

Negli Stati Uniti, un altro gruppo che ha seguito questo percorso sono i Dropdead, che hanno estremizzato l’hardcore arrivando al powerviolence. Il gruppo è noto per le sue posizioni politiche libertarie e per i testi fortemente critici contro i macelli e il consumo di carne.

FRANCO BATTIATO, il più grande in Italia.

Il fatto che Battiato fosse vegetariano è sempre stato un po' messo da parte dai media, sia perchè lui la considerava una scelta personale, sia perchè, come sappiamo bene, è una di quelle cose ancora considerate tabù. In diverse interviste, l'autore, ha spiegato come già da bambino rifiutasse la carne e non sopportasse l'idea di vedere uccidere gli animali e la scena viene ripresa nel suo film autobiografico "Perdutoamor" del 2003. Poi l'incontro con le filosofie orientali negli anni '70 e con la cucina macrobiotica che permetteva però il pesce. In un intervista ancora disponibile sul sito della LAV (qui) racconta di quando già vegetariano, venne convinto ad andare a pesca ma quando il pesce lo guardò negli occhi decise di ributtarlo in acqua e di non mangiarne mai più. Negli ultimi anni era diventato vegano. Battiato scrisse anche una canzone contro il consumo di carne dal titolo "Sarcofagia" (link qui) pubblicata all'interno del disco "Ferro Battuto" del 2001. In quel pezzo l'autore usa le parole di Plutarco:

"Come può la vista sopportare
L'uccisione di esseri che vengono sgozzati e fatti a pezzi
Non ripugna il gusto berne gli umori e il sangue
Le carni agli spiedi crude
E c'era come un suono di vacche
Non è mostruoso desiderare di cibarsi
Di un essere che ancora emette suoni?"

Gli anni '90: Krishnacore, Hardline e altri sviluppi del punk

Torniamo ora a New York, dove nel frattempo anche Ray Cappo degli Youth of Today è diventato monaco Hare Krishna e ha deciso di partire per l'India, sciogliendo il gruppo. Prima di partire, però, registrò un singolo piuttosto insolito (link), con batteria elettronica, in collaborazione con Porcell, che potrebbe essere considerato il prologo del gruppo successivo: gli Shelter.

Gli Shelter furono formati da Cappo al suo ritorno a casa, anche grazie alla fondazione dell’etichetta Equal Vision Records, e diedero vita a un genere sulla carta piuttosto improbabile: il krishna-core

Shelter

Si parla di karmareincarnazione, rifiuto di alcol, droghe e sesso, ma nel frattempo escono dischi straordinari. Oltre ai primi LP degli Shelter (Perfection of Desire (1990), Quest for Certainty (1992), Attaining the Supreme (1993)), ci sono anche progetti come i 108Prema e Baby Gopal, che sperimentano con l'indie pop.

Il picco arrivò nel 1995, quando gli Shelter registrarono Mantra, un album più accessibile, pubblicato sotto l'etichetta Roadrunner Records, e iniziarono un tour mondiale, portando sia il messaggio di Krishna che quello vegetariano nei festival estivi di tutto il mondo.

L'altro sviluppo meno pacifista del movimento, invece, è quello Hardline.

RAID live nei primissimi anni '90. 

Dalla parte opposta, come in ogni movimento di protesta giovanile, ci fu chi estremizzò il messaggio e radicalizzò la posizione. Il movimento iniziò con i Vegan Reich, un gruppo americano formato dall'ultramilitante Sean Muttaqi, che, partendo dall'anarcho-punk dei Conflict e dal veganismo estremo, portò nei suoi testi le idee dell'islamismo radicale, come la lotta all'omosessualità, all'aborto e addirittura alla masturbazione, alle medicine e al caffè. Non si può sapere quanto i gruppi che seguirono condivisero tutto questo; in molti oggi negano o rinnegano queste idee, come Rat, degli Statement e degli Unborn inglesi, che ha dichiarato in una recente intervista:

"…every abortion is a better thing for the planet and all life up on it, so, abortions and homosexuality are definitely a step in the right direction for the end of humanity!"

Un'altra band hardline furono i Raid, mentre gli Earth Crisis non furono mai completamente parte del movimento, pur essendone vicini (almeno ai tempi). Tuttavia, furono loro a portare le idee vegan ed ecologiste più estreme a un pubblico più ampio.


Ritorno all'Europa.

Nei primi anni '90, l'hardcore cambiò e, prima della nuova ondata del punk con i Green Day nel 1994, si sviluppò in molti sottogeneri, diventando più underground rispetto alla decade precedente, come abbiamo visto. Il genere musicale divenne secondario, con gruppi che facevano vero e proprio metal mentre altri suonavano indie rock, ma tutti uniti dall'attitudine punk e dal DIY. Etichette come Ebullition erano contrarie alle posizioni estreme che culminavano nell'hardline e, anche in Europa, si era sviluppata una vera e propria rete di gruppi e organizzazioni che condividevano ideali simili.


Le Doughnuts di Umea.

In Svezia, c'erano gruppi notevoli come gli Abhinanda, il gruppo femminile delle Doughnuts e, soprattutto, i Refused, che ebbero molto successo. In Germania si sviluppò una scena hardcore molto metal, con gruppi come gli Heaven Shall Burn, mentre anche in Italia esisteva una grande scena vicina alle tematiche vegetariane. Nacquero festival in cui veniva distribuito solo cibo vegan, come lo Ieper Fest in Belgio e il Fluff Fest in Repubblica Ceca, che proseguono ancora oggi.

In Italia, la Green Records di Padova, oltre a produrre i dischi più memorabili dell'epoca, organizzò la Two Days of Struggle, un festival di due giorni che si svolse dal '94 al '96. Inoltre, per diversi anni, ci fu una nutrita scena Vegan Straight Edge, iniziata con gli Absence, che seguivano le orme degli Earth Crisis con testi che crearono molte polemiche. Poi ci furono i Purification di Roma e altre band attive nei primi anni 2000.

GLI ANNI 2000

Negli anni 2000 si può dire che i movimenti più ortodossi degli anni '80 e '90 si siano prima estremizzati e poi abbiano perso d'importanza, molta gente ha smesso di mangiare carne per qualche anno, facendo proclami estremi e poi in silenzio ha ripreso con le bistecche. Questo, generalmente, è quello che succede quando si prendono posizioni troppo estreme. Allo stesso tempo però il discorso è uscito dall'underground e oggi molti personaggi del mondo della musica sono vegetariani (e vegan) ed è facile trovare liste di band o membri e anche tanti artisti e personaggi dello spettacolo che hanno deciso di smettere di supportare il massacro degli animali.

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